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  • Immagine del redattoreFilippo P.

Puglia, il mio itinerario di 9 giorni

Aggiornamento: 21 dic 2020

Il mio itinerario di viaggio nel tacco dello Stivale, da Matera a Polignano passando per il Lecce, la costa salentina, Ostuni e Alberobello.

Baia dei Turchi
Baia dei Turchi

Faccio una premessa: 9 giorni per girare la Puglia sono davvero pochi, i posti da vedere (di mare e non) sono numerosissimi, perciò il mio itinerario non si propone assolutamente di essere esaustivo. Purtroppo i giorni a disposizione per viaggiare non sono mai abbastanza, per cui ci siamo dovuti "accontentare" di concentrarci sulla parte meridionale della Puglia, lasciando fuori Bari e tutta la zona del Gargano. Premessa numero 2: so bene che Matera non è in Puglia (a differenza di alcuni nostri ministri), ma data la vicinanza a Bari e la difficile raggiungibilità della città dal Nord Italia, sarebbe stato davvero un peccato non includerla nel giro. Terza (e ultima) premessa: nell'itinerario NON è volutamente inclusa Gallipoli. Se cercate caos, movida e tamarrate varie avete sbagliato blog.

Fatte tutte queste premesse, vi avverto che l'itinerario proposto è comunque piuttosto serrato, il mio consiglio per chi volesse prendersela più con calma è di pianificarlo su un arco di 12-14 giorni anzichè 9, magari aggiungendo qualche tappa di mare. Se avete più giorni a disposizione può essere un'opzione valida anche aggiungere tappe successive, come Bari, Castel del Monte o il Gargano.

Di seguito trovate la mappa con tutte le nostre tappe e il racconto del viaggio giorno per giorno. NB: i giorni indicati nell'itinerario sono 11, ma il primo e l'ultimo sono stati solamente di viaggio (la sera tardi all'andata e la mattina presto al ritorno), per cui i giorni effettivi sono 9.



Itinerario giorno per giorno

Giorno 1: Milano - Bari Decidiamo di partire il venerdì sera in modo da sfruttare appieno la giornata di sabato: il nostro itinerario è bello serrato e ogni mezza giornata guadagnata è preziosa. Atterriamo all'aeroporto di Bari quasi a mezzanotte e trascorriamo la notte in un B&B vicino all'aeroporto (il proprietario, molto gentile, ci viene a prendere in macchina in cambio di una piccola mancia a nostra discrezione). Si chiama B&B Simpson, è abbastanza triste, ma è una valida soluzione se si arriva o si riparte dall'aeroporto in orari improbabili (come spesso accade con Ryanair). Sarebbe ancora meglio se non ci fosse un gallo che canta all'alba a 10 metri dalla finestra.

Giorno 2: Bari - Altamura - Matera

Ci svegliamo di buon'ora per tornare all'aeroporto e ritirare l'auto noleggiata su Rentalcars.com. Dopo un'oretta di coda, ci danno la nostra auto, con una piacevole sorpresa: al posto della poverata che avevamo prenotato ci viene consegnata una Opel Astra nuovissima e super tecnologica. Dopo un attimo di panico per capire come riportare il navigatore in italiano dal polacco, partiamo per il nostro on the road diretti a Matera, con tappa prevista ad Altamura (lungo la strada).

Uno dei claustri di Altamura
Uno dei claustri di Altamura

Ad Altamura ci soffermiamo giusto un paio d'ore, il tempo di percorrere la via centrale (corso Federico II), visitare la cattedrale (dove un signore anziano molto carino ci fa da guida gratuitamente) e perderci tra i vicoli e i caratteristici claustri. Immancabile una tappa all'antico panificio Santa Caterina per uno spuntino (buonissima la focaccia barese).

Arriviamo a Matera in tarda mattinata, e dopo aver preso possesso della nostra stanza prenotata su Airbnb (molto bella, scavata in un sasso) e aver mangiato un ottimo panino da Cibium (difficile da trovare ma ne vale la pena), prendiamo parte ad un tour guidato dei Sassi. Il tour costa 15 € a persona ed è assolutamente consigliato, perchè permette di comprendere la storia particolarissima di questa città. Si può prenotare all'agenzia viaggi in via Domenico Ridola (al limitare del centro storico). Concludiamo la giornata con una buona cena al ristorante L'Arco (in centro), di cui ricordo soprattutto l'Amaro del Colle (tipico liquore materano, non l'abbiamo più ritrovato nelle tappe successive).


Vista di Matera
Vista di Matera

Giorno 3: Matera - Parco della Murgia - Punta Prosciutto - Nardò

Il secondo giorno vero e proprio di viaggio prevede un programma piuttosto serrato: la mattina ci dirigiamo subito al Parco della Murgia per un tour guidato (anche questo a 15 € a persona, prenotato con la stessa agenzia del giorno precedente). Fate attenzione perchè il tour è bello ma dura molto di più di quanto dichiarato, per cui state larghi con le stime sui tempi. Terminato in netto ritardo rispetto alle attese, ci fiondiamo in macchina diretti a Punta Prosciutto: è il tragitto più lungo dell'intero itinerario (circa 2 ore), e vogliamo goderci almeno qualche ora di mare in questa bellissima spiaggia sabbiosa a pochi km da Porto Cesareo. Purtroppo, essendo domenica, la spiaggia è abbastanza affollata pur essendo settembre, ma comunque molto bella.

Concludiamo il tragitto di giornata raggiungendo la tappa finale, Nardò, dove abbiamo prenotato una camera economica ma molto centrale su Booking. La sera è dedicata alla visita del centro di Nardò, e in particolare della piazza principale, Piazza Salandra, davvero molto caratteristica. In un'oretta si vede tutto ciò che c'è da vedere, ma merita una visita.

Giorno 4: Nardò - Marina di Pescoluse - Leuca

Riprendiamo il nostro viaggio in direzione del punto più meridionale del tacco d'Italia, dove lo Ionio e il Mediterraneo si incontrano. Prima, però il programma prevede la prima vera giornata di mare, nelle cosiddette Maldive del Salento a Marina di Pescoluse (45 min di auto da Nardò e 15 da Leuca). Il nome è senza dubbio pretenzioso, ma la spiaggia non delude le aspettative: acqua bassa e cristallina, purtroppo difficilmente accessibile se non attraverso un lido organizzato. Noi abbiamo optato per lo stabilimento chiamato appunto Maldive del Salento: 4€ il parcheggio e 15€ due lettini e un ombrellone, tutto sommato onesto e sicuramente confortevole.

Pescoluse, le Maldive del Salento
Pescoluse, le Maldive del Salento

Raggiungiamo Leuca poco prima del tramonto, che ci godiamo sul capo, nella famosa piazza col faro, con una splendida vista sull'incrocio dei mari. Va però detto che, tolto il capo col faro, a Leuca c'è ben poco da vedere. Non c'è un vero e proprio centro storico, e può rappresentare al massimo un buon punto d'appoggio per visitare le coste adiacenti (splendide). Ceniamo al Mercato 24re, location originale e molto carina e street food di qualità, anche se non senza prezzo.


Giorno 5: Leuca - Porto Miggiano - Cava di Bauxite - Otranto

Mattinata ancora dedicata al mare, questa volta nella baia di Porto Miggiano, sulla strada che collega Leuca ad Otranto, a pochi minuti da Santa Cesarea Terme. Lungo il tragitto facciamo anche una breve sosta al Ciolo (vicino a Gagliano del Capo), una bellissima insenatura attraversata da un ponte da cui alcuni pazzi si tuffano. Arriviamo a Porto Miggiano in un'ora circa da Leuca, e trascorriamo la giornata in questa magnifica baia, dove la spiaggia è libera ed anche il parcheggio è gratuito (attenzione a girare a destra appena prima dell'Augustus Resort, altrimenti ci sono le strisce blu). Per chi avesse più tempo, pare meriti una visita anche Castro Marina, a pochi km di distanza.

La spiaggia di Porto Miggiano
La spiaggia di Porto Miggiano

Nel tardo pomeriggio ci rimettiamo in macchina in direzione Otranto (meno di mezz'ora di tragitto), fermandoci alla famosa Cava di Bauxite, una ex cava a pochi minuti dalla città, dove il blu/verde del laghetto e il rosso della bauxite creano una combinazione di colori davvero molto particolare e fotogenica.

Laghetto della Cava di Bauxite (Otranto)
Laghetto della Cava di Bauxite (Otranto)

Il mio consiglio è di non andare troppo a ridosso del tramonto, perchè col sole basso i colori non risaltano al meglio. Per poter accedere c'è da pagare inevitabilmente un obolo ai gestori dell'unico parcheggio: 3€ abbastanza rubati, considerando la durata media piuttosto ridotta della permanenza al laghetto.

Cena al ristorante Balconcino d'Oriente (è anche un B&B), consigliato dalla nostra pittoresca padrona di casa: location molto carina, cibo locale ottimo e prezzi onesti, appena fuori dalle mura del centro storico.

Giorno 6: Otranto - Baia dei Turchi - Grotta della Poesia - Lecce

Appena svegli ci dirigiamo a fare colazione sul lungomare, dove rimaniamo stupiti per la limpidezza dell'acqua, perfettamente trasparente e balneabile pur essendo in città.

Il lungomare di Otranto
Il lungomare di Otranto

Quindi ci dedichiamo ad una breve visita del centro storico (bellissimo il mosaico che ricopre il pavimento della Cattedrale) prima di ripartire in direzione Lecce, anche questa volta con tappe marittime. Il nostro programma prevedeva di passare la mattinata alla spiaggia di Mulino d'Acqua, pochi km a nor di Otranto, ma purtroppo ci siamo dovuti scontrare contro la mafia del camping omonimo, che ha di fatto reso privata una spiaggia pubblica (ne parlo nell'articolo La mafia del Mulino d'acqua). Dobbiamo quindi cambiare programma ma caschiamo assolutamente in piedi passando qualche ora nella splendida Baia dei Turchi, poco più a nord.

La Grotta della Poesia
La Grotta della Poesia

Riprendiamo quindi il percorso verso Lecce, 1h circa di tragitto intervallata da un immancabile bagno alla tanto bella quanto affollata Grotta della Poesia. Lasciamo la macchina fuori dalla ZTL del centro storico e prendiamo possesso della nostra stanza prima di andare a cena nella tipica Osteria da Angiulino, molto spartana ma sicuramente autentica. Dopo cena facciamo un giro in centro e vediamo Piazza Sant'Oronzo e Piazza del Duomo con le luci della sera: la seconda merita ancora di più in versione serale che alla luce del giorno.

Giorno 7: Lecce - Ostuni

Mattina dedicata alla visita del capoluogo salentino, con un tour a piedi guidato che parte dalla Basilica di Santa Croce e tocca tutti i punti di maggior interesse del centro storico. Tour ben organizzato e guida competente, prezzo 10€ a persona più altri 3€ se si vuole accedere anche al piccolo museo ebraico alla fine del tour (vale la pena farlo). Il tempo di un rapido pranzo e ci rimettiamo in macchina, questa volta diretti ad Ostuni, dove arriveremmo dopo circa un'ora di viaggio, se non fosse per la costante di tutti i nostri viaggi on the road: la gomma forata. Fortunatamente troviamo un gommista lungo la strada, e la gomma torna come nuova con appena una mezz'oretta di attesa e 8€ (pensavamo scherzasse, a Milano ce ne avrebbero chiesti almeno 50).

Piazza del Duomo a Lecce
Piazza del Duomo a Lecce

L'imprevisto per fortuna non ritarda più di tanto il nostro programma ed arriviamo ad Ostuni in tempo per goderci ancora qualche ora di luce nella Città Bianca (effettivamente bianchissima). Prendiamo possesso del nostro pessimo alloggio, sedicente "Chicca Ostunense", che di chicca ha davvero poco (evitate assolutamente se lo trovate su Booking). Quantomeno il tamarrissimo proprietario ci consiglia molto bene per la cena (Osteria Monacelle, in pieno centro storico).

Punto panoramico a Ostuni
Punto panoramico a Ostuni

Giorno 8: Ostuni - Alberobello - Grotte di Castellana - Monopoli

Giornata dal programma piuttosto fitto, per cui partiamo abbastanza presto e arriviamo in mattinata, dopo circa 45 minuti, ad Alberobello (ci sarebbe piaciuto fermarci anche a Locorotondo, poco distante, ma purtroppo non abbiamo fatto in tempo). Il paese dei trulli è sicuramente unico al mondo, e per questo motivo è veramente molto turistico e sembra mancare un po' di autenticità, tuttavia, proprio per la sua unicità, in un itinerario in Puglia non può mancare. Due o tre ore sono sufficienti per vedere tutto ciò che c'è da vedere. Occhio a non cascare nella trappola dei parcheggi a pagamento prima dell'ingresso della zona dei trulli: costano il doppio rispetto alle strisce blu in pieno centro, e sono sicuramente più scomodi.

I trulli di Alberobello
I trulli di Alberobello

Dopo un rapido pranzo ci dirigiamo alle Grotte di Castellana (20 minuti da Alberobello), dove le viste guidate iniziano quasi ogni ora e costano 16€ a persona. E' possibile scegliere l'itinerario completo (3 km circa più altrettanti a tornare) oppure quello parziale (solo 1 km): il primo è sicuramente più bello ma anche i più pigri hanno l'opportunità di vedere comunque un tratto significativo delle grotte. In ogni caso è una visita che vale assolutamente la pena fare, le grotte hanno molto fascino e le guide sono competenti. Esiste anche uno spettacolo serale, chiamato Hell in the Cave, dove vengono recitati passi dell'Inferno di Dante all'interno delle grotte.

Nel nostro caso la tappa alle grotte è stata particolarmente opportuna: l'ora che abbiamo trascorso sotto terra è stata anche l'unica in cui ha piovuto in tutta la vacanza.

Dopo le grotte raggiungiamo la destinazione finale della giornata, Monopoli, che vediamo quasi esclusivamente con le luci della sera. Il paese è molto carino e vivace, e può valere la pena anche utilizzarlo come base per visitare i dintorni. Ottima cena a base di tapas pugliesi da Cime di Tapas, appena fuori dal centro storico.

Giorno 9: Monopoli - Porto Ghiacciolo - Polignano

Ultima giornata (quasi) interamente dedicata al mare, nella famosissima e affollatissima Porto Ghiacciolo. Il nome è dovuto all'acqua che dovrebbe essere particolarmente fredda, anche se noi non abbiamo riscontrato temperature anomale, forse a causa della folla del sabato. Spiaggia bella ma molto piccola per cui si riempie subito, forse un po' sopravvalutata.

Nel tardo pomeriggio affrontiamo i pochi minuti di tragitto che ci separano da Polignano, ultima vera tappa del nostro viaggio, dove abbiamo deciso di concederci un po' di lusso prenotando una splendida camera con vista mare (Dimora Talenti, si trova su Booking).

La folla sulla spiaggia di Polignano
La folla sulla spiaggia di Polignano

Prezzo ovviamente alto, ma sono soldi assolutamente ben spesi. Splendida la terrazza sul mare dove si fa colazione e che noi abbiamo voluto sfruttare anche a cena, prendendo del cibo d'asporto da Pescaria (che tra l'altro ha aperto anche a Milano). Se ci si vuole concedere una sistemazione sopra la media per una notte, Polignano è il posto giusto per farlo. Caratteristico anche il check in: ti fanno lasciare la macchina in un parcheggio custodito abbastanza lontano dal centro, e ti portano all'hotel con una specie di carretto a motore, unico modo per muoversi tra i vicoli del centro.


Giorno 10: Polignano - San Vito - Bari

Al risveglio (con splendida vista mare) troviamo una Polignano gremita di gente per la finale mondiale della RedBull Cliff Diving: con tutti i giorni dell'anno, siamo capitati a Polignano inconsapevolmente proprio il giorno della finale di tuffi. Questo imprevisto ci costringe a ripianificare la giornata, dal momento che il nostro programma era di trascorrere almeno la mattinata nella famosissima spiaggia di Polignano. Il problema è che, a causa della folla, non ci si poteva nemmeno avvicinare alla spiaggia. Dopo una breve ricerca su internet, decidiamo quindi di andare a goderci l'ultima giornata di mare a San Vito, poco più a nord.

L'abbazia di San Vito
L'abbazia di San Vito

L'abbazia sullo sfondo è molto bella e caratteristica, ma manca una vera e propria spiaggia e il mare, se confrontato con altri posti in Puglia, non è eccezionale. In generale la costa a sud di Bari non ci è sembrata all'altezza del Salento a livello di spiagge. Dopo qualche ora di mare ci concediamo un aperitivo nel bar interno all'antica abbazia, prima di ripartire verso l'aeroporto di Bari (circa 45 minuti di viaggio). Il nostro viaggio è ufficialmente terminato: rimane solo da restituire l'auto ed effettuare nuovamente il check in al B&B Simpson (lo stesso dell'andata).


Giorno 11: Bari - Milano

Giorno solamente di viaggio (e, una volta rientrati, un normale lunedì di lavoro): partiamo per Milano col primo volo Ryanair delle 6 del mattino (anticipando pure il gallo con la sveglia), ancora una volta accompagnati dal gentile proprietario del B&B Simpson.

Considerazioni finali


La Puglia è una regione talmente ricca di posti meravigliosi che è impossibile pensare di girarla tutta in 9 giorni. Se però volete avere un assaggio di questa regione, toccando alcune delle tappe immancabili ed alternando la vita da spiaggia alla visita di città e paesaggi naturali, questo itinerario vi lascerà sicuramente soddisfatti.


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